Prometeo
Fuoco e illuminazione
- Prometeo incatenato
o la coscienza di Prometeo:
Prometeo era consapevole che dopo le sue azioni ci sarebbero state da parte di Zeus delle conseguenze anche per l’uomo? Sapeva che Zeus avrebbe privato l’uomo dei suoi “ benefici divini” che precedentemente aveva? Le possibili risposte le ho sintetizzate in un’immagine, ovvero ho immaginato Prometeo e l’uomo incatenati ad una croce, entrambi con lo stesso destino. Prometeo ha sconvolto i piani del Dio dell’Olimpo il quale voleva riprogettare l’uomo come fosse un automa o uno schiavo, un robot biologico fedele al suo unico padrone.
La coscienza di Prometeo o Prometeo incatenato:
Prometeo tenta di sconvolge i piani: Il Demiurgo era intenzionato a ri-proggettare l’uomo per i suoi fini, aveva immaginato un uomo più come un bell’oggetto, da sottomette come schiavo e potesse essere un’anima mundi. Prometeo non potendo accettare che l’anima incarnata nel corpo dell’uomo fosse solo uno strumento per produrre sofferenza come principale “alimento” per il Grande Arconte. Addolorato dal anima che si era fatta “ ingannare” dal corpo dell’uomo del Demiurgo, decise di intervenire alla prima occasione.
Lo Zeus Olimpico non rappresentava, durante i misteri, alcun principio superiore all’aspetto più basso dell’intelligenza fisica umana - Manas congiunto con Kama; Prometeo, invece, rappresenta il suo aspetto divino che aspira a Buddhi - l’anima divina- e vi si fonde.
KRONOS è il "tempo", la cui prima legge è che l’ordine delle fasi successive ed armoniose del processo di evoluzione nel corso dello sviluppo ciclico debba essere scrupolosamente conservato- sotto pena severa di crescita anormale, con tutti i risultati che ne conseguono. Non era nel programma dello sviluppo naturale che l’uomo ... dovesse divenire subito- intellettualmente, spiritualmente e psichicamente- il semidio che egli è sulla terra, mentre la sua cornice fisica rimane più debole e più priva di aiuto ed effimera di quella di quasi ogni grosso mammifero.
Il contrasto è troppo grottesco e troppo violento; il tabernacolo troppo indegno del dio che lo abita.
Il dono di Prometeo divenne così una MALEDIZIONE - benché conosciuta in anticipo e prevista dalla LEGIONE personificata da quel personaggio, come il suo nome ben mostra.
E’ in ciò che si trova, ad un tempo stesso, la sua colpa e la sua redenzione. Poiché la legione che s’incarnò in una porzione dell’umanità, preferì la libera volontà alla schiavitù possessiva, la sofferenza e persino la tortura intellettuale autocosciente - mentre scorrono miriadi di anni - alla beatitudine inane, imbecille, istintiva. Sapendo che tale incarnazione era prematura, e non nel programma della natura, la Legione celeste, "Prometeo", sacrificò ugualmente se stessa... Ma mentre salvava gli uomini dalla oscurità mentale, inflisse loro la tortura dell’autocoscienza e della responsabilità connessa col possesso di questa - il risultato della libera volontà - oltre a tutti i mali di cui sono eredi l’uomo e la carne mortali.
Questa tortura Prometeo accettò per se stesso, poiché la Legione si fuse da allora in poi col tabernacolo preparato per lei, il quale era ancora incompleto in quella fase di formazione.
Il Titano”Crocifisso”è il simbolo personificato del Logos collettivo, della "Legione" e dei "Signori di Saggezza", cioè l’Uomo Celeste che si incarnò nell’umanità.
Il mito non appartiene né a Esiodo né ad Eschilo, ma... "è più antico degli stessi Elleni" poiché appartiene, in verità, all’alba della coscienza umana.
Prometeo Il Titano”Crocifisso”è il simbolo personificato del Logos collettivo, della “Legione Celeste”, dei “Signori di Saggezza” è l’Uomo Celeste che si incarnò nell’umanità. E’ il portatore della luce della scintilla divina che incarna nel corpo dell’uomo. Si sacrificò pur sapendo che il tabernacolo preparato per l’abito di Dio sarebbe stato la tortura, la croce che l’uomo avrebbe dovuto sopportare, il peso per la responsabilità della coscienza e del libero arbitrio.
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