Cosmogonia
La corrispondenza dell'uomo con l'universo
L’uomo è l’universo nella coscienza dell’amore che trascende
Per conoscere l’Universo dobbiamo prima chiederci chi è l’uomo e come è fatto. Se, come penso l’uomo è il contenitore dell’umano che lo abita e si manifesta nel aspetto maschile e femminile, allora dobbiamo comprendere le parti fondanti dell’essere umano, che sono: Anima per il corpo fisico e Spirito per il Corpo di Luce. La ricomposizione del Se è proprio questa, l’integrazione dei due corpi che si fondono in Uno solo. L’essere umano integrato è potenzialmente un essere multidimensionale che trascende le dimensioni fino a raggiungere l’unità con il tutto del universo.
L’uomo “originale” ha nella sua struttura di corpo, anima, mente e spirito l’impronta del universo. L’umanità dell’uomo si è estinta, si è esaurita dal suo interno perché ha perso progressivamente consapevolezza di se in quanto ha dimenticato di avere un anima e uno spirito e di aprirsi ad essi attraverso il cuore che è l'altra metà della nostra mente più importante. La bellezza dell'universo si riflette nella nostra capacità di amare, come l’amore non è un sentimento ma ben sì uno stato della coscienza.
Dunque il vero destino dell’uomo è portare il suo “contributo” alla fonte originale e per ottenere ciò deve prima attuare l’integrazione tra anima e spirito assimilando le esperienze delle incarnazioni vissute e trascenderle fino alla dimensione della coscienza cosmica dell’universo. L’universo è una frequenza d’amore in espansione che attraverso i suoi frattali di luce incarnano nelle sotto dimensioni e fanno l’esperienza con la vita. E’ l’esperienza della coscienza cosmica o di Dio che vuole conoscersi e per farlo deve dividersi e “specchiarsi”….
Le mie opere rappresentano una nuova coscienza di luce che eleva i corpi assottigliandoli dalla materia per vibrare in una più alta frequenza di amore.
Le figure sono la rappresentazione archetipica dell'umanità che trascende
i corpi, con la ricomposizione del se e il superamento della dualità, così che l’uomo potrà ritrovare l’unità originaria e ri-vedere il dio Umano che è in lui e in tutte le cose dell'universo.
Andrea Ortuño
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