La mia pittura
Dipingo da quando avevo tredici anni, mi piace creare nell’arte mondi paralleli, generi e temi differenti. Ad esempio il ritratto l’ho indagato in vari modi espressivi a seconda di cosa volessi comunicare; posso modulare la tecnica espressiva per dare risalto ad una determinata idea da realizzare; ad esempio nella serie Anima Mundi ho sviluppato una tecnica a spatola che da un lato recupera il disegno classico e dall’altra pratica una pittura materica, incisiva, quasi espressionista. Come mi disse una volta Vittorio Sgarbi :“ in te ci sono due pittori, uno figurativo e uno astratto ma che convivono perfettamente insieme”. Il mio obbiettivo è fare il ritratto a una persona senza sovrapposizioni personali. La serie Anima Mundi ritengo sia tutt’ora un tema aperto a nuovi sviluppi. In altri ritratti o autoritratti sento il bisogno di andare “oltre” il ritratto che rispetta “l’integrità”.
I temi in cui mi sono più impegnato sono stati la serie degli Anthropos, coppia di figure uomo e donna uniti in un unica forma, che ho sviluppato molto negli anni novanta e duemila.Tutti i temi vecchi e nuovi sono finestre aperte a nuove rivisitazioni che mi riservo di riprendere nel tempo. Il paesaggio è un tema recente rispetto a gli altri. Lo sto facendo perché sento il bisogno di recuperare l’armonia tra me e la natura. Ho pubblicato recentemente alcuni cataloghi, ognuno di essi raccoglie un tema in cui ho cercato di spiegare l’essenza di quella pittura.
Andrea Ortuño
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